Enrico Marramiero

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L’esempio di mio padre, il legame con i miei collaboratori, il dovere di restituire

Enrico Marramiero, Amministratore Delegato – Cantina Marramiero

“Vi invito a non tradire mai il Lavoro, ma, da qualunque parte esso venga, a desiderarlo ed amarlo, perché
in esso si trova, e se si perde si ritrova, Fiducia… e poi Serenità e Benessere”.

Avevo 23 anni quando ascoltai questa frase, pronunciata da mio padre, Dante, ai dipendenti delle società del
gruppo. Era il 1989. Ricordo ancora il loro sguardo avvinto.

Ero fiero di lui, della sua capacità di trasmettere il fuoco vivo della passione.

Quel suo modo di coinvolgere gli altri in un sogno chiamato impresa, mi ha permesso di continuare il cammino, quando nel 1993 scomparve prematuramente.

Aveva da poco venduto l’attività principale nel settore della distribuzione del gas metano.

Una decisione presa per concedermi maggiore libertà d’azione, in modo che potessi valutare altre iniziative in settori potenzialmente più promettenti.

Voleva starmi accanto lasciandomi le redini, perché confidava nelle mie capacità.

Ma quell’affiancamento durò poco. Così, a 27 anni, mi ritrovai solo di fronte a una sfida che in quel momento consideravo difficile da sostenere: portare avanti numerosi progetti imprenditoriali e, per giunta, in settori eterogenei, dall’agricoltura alle costruzioni, dai servizi all’impiantistica.

Furono i collaboratori cresciuti con lui il mio fondamentale sostegno!

Con loro ho stabilito, nel tempo, una relazione forte senza mai dimenticare gli insegnamenti di chi mi aveva preceduto, primo fra tutti: “considerare le mie imprese non semplicemente strumenti del profitto, ma luoghi attraverso i quali restituire valore aggiunto ai clienti, ai fornitori, alla comunità locale, allo Stato; avendo sempre come riferimento il rispetto dell’ambiente e mettendo al centro di tutto l’uomo e la sua formazione”.

Un altro insegnamento consisteva nel “rispetto della tradizione che non implicasse mai la rinuncia all’innovazione”.

Rimanere aperti al cambiamento sempre e comunque, facendosi guidare dalla “magnifica ossessione di non cercare di essere i più grandi, ma di tentare di essere i migliori”, ripercorrendo lo spirito rinascimentale delle antiche botteghe artigiane che hanno portato il gusto italiano in giro per il mondo.

Senza questi valori di fondo Almacis, una delle aziende storiche del gruppo, non avrebbe mai potuto affermarsi nel settore del risparmio energetico: dai primi passi pioneristici degli anni ’70, quando divenne concessionaria di un micro-cogeneratore da 15 kW (Totem), per arrivare a diventare i più importanti referenti del centro sud nel settore della co/trigenerazione per numero di installazioni eseguite… e il futuro è ricco di nuove esplorazioni!

Stiamo portando avanti alcuni progetti di ricerca; uno, in particolare, sulla pirogassificazione, in collaborazione con altre imprese di livello internazionale.

Assieme al collaboratore storico di mio padre, Antonio Chiavaroli, abbiamo lanciato nuove iniziative nel settore agricolo, con il progetto di imbottigliamento del vino, continuando una tradizione familiare che risaliva all’inizio del secolo scorso.

Nella cantina Marramiero, dove maggiormente si incontrano tradizione e progresso, dove si identifica maggiormente il concetto di tecnologia e ricerca a servizio della natura, posso esprimere al meglio, assieme al mio gruppo, il desiderio di coniugare sviluppo, sostenibilità e tutela di un territorio eccellente: perché nessun prodotto di qualità può nascere senza uomini e territori di qualità.

Grazie ai miei collaboratori e ai nuovi soci trovati lungo il cammino, oggi operiamo e investiamo in molti altri settori: nelle costruzioni, nelle reti cittadine, negli impianti di depurazione, nella distribuzione e vendita del gas, nella produzione di filmati plastici.

La cantina Marramiero e la Texol, specializzata in filmati plastici, esportano in tutto il mondo. Quest’ultima ha aperto un’attività produttiva in Cile, mentre l’Almacis è presente, attraverso reti di impresa, in Romania, Bulgaria e in Kenia.

Oggi posso affermare che i valori di Dante Marramiero resistono in chi gli è succeduto, a partire dalla convinzione che il successo di un’azienda sia nell’uomo, nella passione in quello che fa, accompagnata da
una formazione continua. La possibilità di spaziare da un settore all’altro fornisce un’arma in più, perché “la contaminazione tra settori diversi” offre soluzioni innovative anche semplicemente trasferendo idee e tecnologie da un’attività all’altra… e la storia, tra passato e futuro, continuerà…